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Associazione Amici del Leudo

Nuovo Aiuto di Dio

Tipo di imbarcazione "Leudo"
Lunghezza f.t. mt 15,10 (escluso bompresso)
Larghezza f.f. mt.4,48
larghezza massi f.i. mt.5,30
Altezza costruzione mt. 1,48
Tsl: 22,15 Tonn.
Anno costruzione 1925
costruttore Muzio "Cappetta"- scafo in legno
Propulsione: Vela mq. 150 (vela mq.120 polaccone mq.30)
Motore: Ford Diesel 120 cv anno 1976 – cilindri 6 tempi 4 – alesaggio mm 107 – corsa mm 115 – giri 2500.

Ultimo leudo navigante in Liguria

Imbarcazione tipica del Tigullio particolarmente presente a Sestri Levante il cui inizio potrebbe risalire al basso Medio Evo con l'avvento della vela latina probabilmente portata dagli Arabi. E' stata sempre utilizzata come mezzo di trasporto commerciale per il piccolo cabotaggio concepita per poter essere varata ed alata sulle spiagge vista la mancanza di porti e la politica della Repubblica Genovese di non consentire altri porti in concorrenza con quello di Genova.

Le dimensioni erano tali da garantire la massima capacità di trasporto compatibilmente con la possibilità di trascinamento sulle spiagge con argani a braccia. Venivano costruiti anche direttamente sulla spiaggia. Il nuovo aiuto di Dio è stato costruito a Sestri Levante, sulla spiaggia che allora arrivava a fianco alla chiesa di Santa Maria di Nazaret, luogo che già nel 400 era sede di tale attività.

Tratto distintivo del leudo è costituito da un bolzone della coperta molto pronunciato ( in questo caso 728 mm), dall'inclinazione dell'albero usato anche come mezzo di carico e scarico, e dall'armatura velica latina. Il leudo tiene bene il mare tanto da consentire navigazioni d'altura. C'è chi sostiene che tanti emigranti l'avessero utilizzato per raggiungere l'America, via del resto percorsa dal leudo "Felice Manin" in occasione delle Colombiadi.

La propulsione era esclusivamente velica, solo negli anni venti del secolo scorso sono stati installati motori. Il leudo nell'ultimo periodo della sua diffusione, e cioè nella prima metà del secolo scorso, era un'imbarcazione adibita al trasporto di vino e formaggi dalle isole, sabbia e materiali vari lungo la Riviera. Fino agli anni 50 trasportava vino dall'isola d'Elba.

Esistevano quindi Leudi vinaccieri con botti costruite a bordo sottocoperta, e botticelle piccole in coperta, Leudi formaggiai, preannunciati dal tipico odore e leudi "surairi" (da sura= ghiaia) adibiti al trasporto di sabbia per l'attività edilizia. Esistevano leudi minori chiamati latini a Sestri e Rivanetti a Riva Trigoso, adibiti nella seconda metà dell'ottocento, alla pesca con le manate nei mari al largo dell'Africa o sulle coste toscane laziali. A bordo avevano le provviste e l'occorrente per salare le acciughe, andavano sulla costa principalmente per asciugare le reti o ripristinare provviste, di solito la stagione aveva termine entro la prima decade di luglio.

Gli ultimi leudi furono abbandonati negli anni 50 soppiantati dal trasporto su gomma, dall'istituzione di traghetti per le isole e dagli alti costi di manutenzione che avevano sconsigliato i proprietari di sostenere i costi del loro mantenimento per cui li hanno lasciati perire. Solo pochi, per merito di alcuni appassionati delle tradizioni marinare, si sono salvati e di questi il Nuovo Aiuto di Dio oggi è l'unico in Liguria in grado di navigare. Varato nel 1925 in sostituzione del precedente "Aiuto di Dio" naufragato sulle secche toscane è stato adibito dalla famiglia Zolezzi proprietaria al trasporto del vino. Per la sua storia e quella degli altri leudi si può consultare Giovanni Panella, Leudi di Liguria, Genova, Tormena Editore, 2002. ISBN 8884800307 e Bo Edoardo – Il leudo Rivano.

L'associazione

A sostegno della sua conservazione è stata costituita l'Associazione Amici del Leudo con sede in Sestri Levante, via XXV Aprile 163 iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale con Decr. 1081 del 13/4/2012. L'associazione è presente anche su Facebook come "Associazione Amici del Leudo". La stessa ha chiesto l'inserimento della cultura marinare dei leudi nel patrimonio intangibile dell'Umanità dell'UNESCO. Le donazioni ed i contributi all'associazione sono detraibili fiscalmente (fino ad un massimo di €2065,22 per i privati e € 1549,37 per le imprese) e alla stessa può essere attribuito il cinque per mille indicando nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 90059310103.

È possibile iscriversi all'Associazione Amici del Leudo seguendo le istruzioni all'indirizzo www.leudo.it/iscrizione.html.

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